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Sulla serata a Mollaro contro il data center

Giovedì 6 febbraio si è svolta una serata a Mollaro, in Val di Non, contro il data center in costruzione nella miniera Tassullo. L’incontro, con interventi del nostro Collettivo, avrebbe dovuto svolgersi nella sala comunale. Si è tenuto invece nel teatro della scuola materna perché la sindaca ha negato lo spazio richiesto da alcuni abitanti del paese con queste motivazioni: “con la presente si comunica che, considerata la richiesta e la relativa locandina da voi pubblicizzata, la Giunta Comunale ritiene di non poter concedere l’utilizzo di una sala pubblica in quanto il contenuto dell’incontro sarebbe discostante dalla posizione e dall’impegno amministrativo in merito all’argomento”. Una censura vera e propria, a conferma di come di certi progetti non si possa discutere. Ad ogni modo, la sindaca ha ottenuto l’effetto contrario: la sala dell’asilo era gremita, e il dibattito è durato più di tre ore. Non sappiamo se nascerà un’opposizione locale al progetto del data center, ma registriamo l’interesse a confrontarsi su un tema tanto decisivo. Tra l’altro, non ci era mai capitato di discutere di tecnoscienza, digitalizzazione, controllo, guerra e resistenza all’introduzione massiccia dell’intelligenza artificiale… in dialetto. Di sicuro uscire dagli ambiti “militanti” costringe a chiarire le proprie idee e a non dare per scontata la loro comprensibilità.

Tra i diversi riscontri positivi, il fatto che un’associazione locale abbia pubblicato sul proprio sito il nostro opuscolo contro il data center, lamentando che tali confronti avrebbero dovuto cominciare prima.

Qui il link: https://www.tuenetto.it/Economia/Ipogeocritiche.html